È morto Ezio Bosso. L’artista aveva solo 48 anni. Ci lascia così un grandissimo pianista che ha saputo commuovere tutti con la sua arte e delicatezza. Aveva una malattia neurodegenerativa, ma nonostante questa aveva fatto della musica la sua arma vincente. Indimenticabile la sua esibizione a Sanremo che ha davvero commosso tutti.

Lui stesso si è sempre definito un pianista per caso. Il successo arrivò all’improvviso, quando Carlo Conti lo invitò a Sanremo nel 2016. Ezio entrò, si mise di fronte al pianoforte e suonò “Following a Bird“, canzone contenuta nell’album “The 12th Room“. In pochissimo tempo riuscì a catturare l’attenzione di tutti i presenti, sia in sala che a casa. La sua musica, il modo in cui riusciva a vivere le note, regalarono una grande emozione in chi lo ascoltava.

In pochissimo tempo, dopo Sanremo, Ezio diventò famoso. Direttore d’orchestra, compositore e pianista. Una volta in un’intervista disse: “Sono un uomo fortunato, la musica mi ha salvato“. Nel 2011, l’artista si sottopose a un delicato intervento al cervello, aveva un tumore. Subito dopo gli fu diagnosticata una malattia neurodegenerativa. Ci fu molta confusione all’inizio: i medici pensavano che si trattasse di SLA, ma poi non fu così. Ma in realtà Bosso ha sviluppato una malattia autoimmune, che compromette i motoneuroni, responsabili del movimento muscolare, e conduce alla paralisi.